Mi importa di poche, davvero poche cose, e anche di poche persone. Questo, perchè continuo a ricercare in tutto ciò che mi circonda, la purezza e le emozioni; rifiutando ogni situazione di apatia. Amo l'arte e in particolare la musica, mi rende viva più di qualsiasi altra cosa. Inoltre, sono vestita di paura e insicurezza, ma amo la vita, perfino quando questa ti schiaccia con tutto il suo male.

martedì 31 agosto 2010



Nera sì, ma se' bella, o di Natura 
fra le belle d'Amor leggiadro mostro. 
Fosca è l'alba appo te, perde e s'oscura 
presso l'ebeno tuo l'avorio e l'ostro. 

Or quando, or dove il mondo antico o il nostro 
vide sì viva mai, sentì sì pura, 
o luce uscir di tenebroso inchiostro, 
o di spento carbon nascere arsura? 

Servo di chi m'è serva, ecco ch'avolto 
porto di bruno laccio il core intorno, 
che per candida man non fia mai sciolto. 

Là 've più ardi, o sol, sol per tuo scorno 
un sole è nato, un sol che nel bel volto 
porta la notte, ed ha negli occhi il giorno. 


Giambattista Marino 

venerdì 27 agosto 2010

Lacrime dal cuore

Oggi ho pianto.
Ho pianto di commozione, per quanto è forte l'amore che provo.
Ho pianto per tante ragioni oggi, e per nessuna di queste avevo mai pianto.
Una ragione è stata, la felicità di essere qua, viva.
Tante altre lacrime erano dovute alla musica, che mi commuove ogni giorno di più.
Oggi semplicemente ho amato tutto un pò di più, con l'anima.

domenica 22 agosto 2010

Le quattro

Come ai vecchi tempi.
Un vuoto nel petto, e mille voci..
Mille voci, che sei tu sola a sentire, in quanto tutte e mille sono tue..
Mentre fuori, vi è la quiete.
Chiudi gli occhi pregando che sia un incubo.
Li riapri, e non respiri, davvero.
Come sempre, di fronte ai tuoi mostri, nel tuo chiasso, nel silenzio.

domenica 15 agosto 2010

Aria



Mi sento in balia di una tempesta
La più violenta di tutte

Questa pericolosa e sublime tempesta,
 sei tu, amore mio.

Come puoi farmi questo,
farti amare così follemente,
catturare tutto ciò ch'io possa provare con questo pazzo cuore
 e farlo solo tuo.

Si, io vivo di te.
Respirandoti, mia aria.



venerdì 13 agosto 2010

Cinque Marzo Duemiladieci

E da oggi comincia di nuovo lo scorrere dei secondi
Sarò ancora io, sarò sempre sola con me
Sola con l'insicurezza, che mi veste da anni
Ma sarò sempre più consapevole di quanto sono forte
Forse avrò ancora bisogno d'aiuto
Ma saranno meno, le mie richieste
Anche le lamentele


Ci sarò io, col mio pugno e i denti stretti
Contro te, Contro quell' altro
Contro chiunque voglia ancora servirsi del mio amore
Senza dolcezza, senza riguardo per questo cuore


E non cambieranno i miei sinceri sentimenti
Per chi è meraviglioso
Per i puri e gli ingenui
Per i buoni
Per chi mi ricorda di esser buona con me


Ricomincio dai piccoli pezzi,
cambiando e rimanendo tale
dolce e tagliente
vivace e profonda
profonda da non tornarci più a galla
Ma fiera
Così fiera da non morire mai più
Così fiera da essere felice nella morte del cuore
E fiduciosa, e libera come mai prima


Si, scenderò ancora
ma la mia maglietta non si alzerà più.

giovedì 12 agosto 2010

Dentro il tuo maglione viola



Sono avvolta nella tua lana viola. 
Mi sta bene. 
Ci sto bene ed è morbido, questo maglione. 
Era tuo, quanto tempo fa? 
Forse 20 anni, o 25. 

Sai quante domande mi faccio? 
Cerco di immaginarti, più o meno alla mia età. 
Eri certamente più forte di me, o sei stata costretta ad esserlo. 
Hai mai pianto su questo viola? 
Cerco le tue lacrime, e i tuoi pensieri, nelle trame del tessuto. 
Ti avrei capita, se ti avessi vista a 20 anni. 
Forse eri simile a me. 

Cerco ogni giorno di capirti. 
Da figlia però. 
Ti guardo negli occhi, palesemente lo stesso taglio dei miei. 
Eppure, attraverso questi non riesco mai a farti capire chi sono. 
Mi credi dura, e cattiva. 
Invece mamma, non lo sono per niente. 

Te lo giuro. 
Sono come te, fragile e mascherata da dura.